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La viscosità è un caratteristica importante del lubrificante che indica la sua resistenza allo scorrimento ma per definire la reale performance occorre verificare le specifiche internazionali di riferimento (ACEA, API) e le eventuali omologazioni dei singoli costruttori.

Le specifiche servono a classificare i lubrificanti in base alle prestazioni, alla composizione e all'impiego a cui sono destinati. Ma cosa vuol dire soddisfare una specifica? Significa garantire almeno il livello minimo di qualità richiesto dalla specifica, ovvero il superamento di tutti i test motoristici, da banco e le caratteristiche chimico-fisiche previsti dalla stessa.

API

API (American Petroleum Institute), definisce per gli oli motore tre categorie identificate con una sigla di due lettere. La prima lettera identifica il tipo di motore a cui è destinato: "S" sta per Service, motore a benzina, "C" per Commercial, motore diesel, "F" per motori diesel di ultima generazione a basse emissioni e bassa viscosità HTHS. La seconda lettera indica invece la severità dei test previsti e quindi il livello prestazionale: più la lettera è avanti nell'alfabeto, maggiori saranno le performance. In linea di principio, dunque, una specifica API più recente (e quindi più severa) soddisferà anche le precedenti. Attualmente siamo ad API SP per i motori a benzina, API CK-4 per i motori diesel e API FA-4 per i motori diesel a basso HTHS (il 4 indica motore diesel 4 tempi). In particolare la API SP introdotta nel maggio  2020 prevede, oltre a una maggiore resistenza contro l'ossidazione, depositi ecc, una particolare formulazione per contrastare il fenomeno della pre-accensione a basso numero di giri nei motori a benzina di tipo "downsized".

API CK-4 introdotta nel 2017 è una evoluzione della API CJ-4. E' una formulazione "low Saps" e prevede tra l'altro dei test per verificare la compatibilità con i sistemi di trattamento dei gas di scarico, in particolare il FAP. I lubrificanti appartenenti a questa categoria forniscono ottima protezione contro l'usura, controllo della fuliggine (soot control) e depositi sui pistoni, e mantenimento della viscosità. E’ un olio adatto a gasoli a basso contenuto di zolfo (0,05%).

API FA-4 introdotta nel 2017 è dedicata ai lubrificanti "fuel economy & low saps". Bassa viscosità e basso HTHS.

Le prove a cui viene sottoposto il lubrificante tengono in considerazione la ricerca di performance motoristiche, l'allungamento degli intervalli di cambio olio, l'aumento di temperatura dell'olio in servizio, la riduzione del consumo di carburante (c.d."Energy Saving") ottenuta grazie a lubrificanti a bassa viscosità (XW20, XW30).

ACEA

ACEA (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) è nata nel 1996 in seguito alla fusione tra CCMC (Comitato Costruttori del Mercato Comune) e ATIEL (Associazione Tecnica dei Produttori Europei di Lubrificanti) e prevede 4 differenti standard a seconda del tipo di motorizzazione e di impiego. La classificazione è composta da una lettera indicante la diversa tipologia di motore e da un numero riportante i diversi usi e applicazioni all'interno di una determinata classe, legata a più livelli di performance. Le cat. "A" (motori benzina) e "B" (motori diesel) sono dedicate al veicolo leggero. La cat. "C" (Catalyst Compatible) è sempre dedicata alle "passenger cars", con in più la richiesta compatibilità del lubrificante con i sistemi di post-trattamento dei gas di scarico in particolare il FAP. La cat. "E" è invece dedicata ai motori diesel dei veicoli industriali (Trucks, macchine TP, ecc.). A differenza di quanto avviene con le specifiche API, una categoria numerica più elevata non necessariamente significa maggiori performance. Occorre pertanto fare riferimento a quanto indicato sul libretto di uso e manutenzione del veicolo. Soddisfare una specifica ACEA significa, oltre che superare una lunga serie di test motoristici:

- certificare ogni singola formula utilizzata, che deve essere depositata presso l'Ente, ed il vincolo, da parte del Produttore, a non cambiarne i componenti;

- disporre delle certificazioni ISO anche per i siti produttivi;

- rispettare quanto previsto dalle norme ATIEL, l'Ente che ha definito metodologia e parametri alla base delle certificazioni ACEA. L'ultimo aggiornamento delle specifiche ACEA risale al 2022.

 

Definizione categorie ACEA dedicate al veicolo leggero:

A/B: oli per motori benzina e diesel

A3/B4
oli stabili adatti per motori diesel di autovetture e veicoli commerciali con iniezione diretta. 
A5/B5
oli stabili a bassa viscosità e basso HT/HS (>2,9<3,5 mPa.s), con caratteristiche Fuel Economy. Adatti per un utilizzo severo e lunghi intervalli di cambio. Il livello B5 prevede lo stesso livello prestazionale del B4, con in più specifici test per attestare le caratteristiche Fuel Economy. Questi oli possono non essere adatti in alcuni motori. Verificare il libretto di uso e manutenzione del veicolo.

A7/B7
evoluzione migliorativa della A5/B5 per contrasto ai fenomeni ossidativi dell'olio, usura del motore, depositi e "fuel economy"

 
 
C: oli compatibili con i sistemi catalitici
 

C2
oli stabili per motori di recente tecnologia dotati di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. Caratteristiche Fuel Economy, Mid Saps (tenore in ceneri < 0,8%) e viscosità HTHS min. 2,9 mPa.s.
C3
oli stabili per motori di recente tecnologia dotati di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. Caratteristiche Low Fuel Economy, Mid Saps (tenore in ceneri < 0,8%) e viscosità HTHS min. 3,5 mPa.s.
C4
oli stabili per motori di recente tecnologia dotati di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. Caratteristiche Extra Fuel Economy, Low Saps (tenore in ceneri < 0,5%) e viscosità HTHS min. 3,5 mPa

C5 & C6
oli di ultima generazione per motori dotati di sistemi di trattamento dei gas di scarico. Caratteristiche Extra Fuel Economy, Mid Saps (tenore in ceneri <0,8%) e viscosità HTHS >2,6 e <2,9 mPa